La Rotta culturale Atrium (Architetture dei Regimi Totalitari del XX secolo nella Memoria Urbana Europea) ha (la sua base) le sue fondamenta in un patrimonio architettonico e urbano comune in Europa, che può essere definito “dissonante” o “scomodo”. I regimi totalitari e autoritari, che hanno caratterizzato gran parte d'Europa durante i decenni centrali del XX secolo, hanno avuto un importante impatto sul paesaggio urbano e rurale. Mentre l'Europa democratica, che emerse dalla seconda guerra mondiale e dalla caduta del muro di Berlino, è fermamente basata sull'opposizione ai regimi totalitari e autoritari, il loro patrimonio architettonico rimane sulle strade delle nostre città.
La Rotta culturale Atrium mette insieme diverse esperienze europee al fine di scoprire elementi storici condivisi. Il contesto storico varia dalla quello dell'Italia fascista (1920-1930) a quello delle società comuniste dell'Europa dell'est (1950-1980).